Pietà per i ‘morti viventi’. Alzheimer e diritto all’eutanasia
- MicroMega
- 7 janv. 2017
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Mentre finalmente la Camera mette all’ordine del giorno i temi delle scelte di fine vita, occorre prendere in considerazione anche la proposta di includere fra gli “aventi diritto” a morire con dignità non solo i malati terminali ma anche altre categorie, a partire da quanti soffrono di varie forme di demenza senile. di Carlo Troilo Se questo è un uomo Sono andato a trovare Paolo (un nome fittizio per ragioni di discrezione) nel pensionato di cui è ospite. Conosco Paolo dai primi anni Sessanta: un uomo colto, appassionato soprattutto di storia moderna; un alto funzionario dello Stato, noto per la sua rettitudine; un amante dello sport (il mare, il tennis, il footing); una persona riservata e pudica; felicemente sposato ma senza figli. Circa cinque anni il destino ha cominciato ad accanirsi su di lui e su sua moglie Francesca (anche questo è un nome fittizio). Lei è stata colpita da una forma grave di linfoma. Lui, nello stesso periodo, ha cominciato ad avvertire i primi sintomi di quello che in breve tempo è divenuto un caso conclamato di Alzheimer. Lei ha lottato con molto coraggio, subendo diversi cicli di pesante chemioterapia, ma alla fine ha ceduto. Se ne è andata all’improvviso, senza soffrire, ma proprio quando sembrava stesse migliorando. Lui è rimasto solo, a 79 anni. I familiari hanno cercato di farsene carico ma hanno dovuto prendere atto della impossibilità della impresa e cercare una soluzione esterna, trovandola in uno dei migliori pensionati specializzati...
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